COLTI SUL FATTO A SCARPERIA E SAN PIERO (FI) DAI CARABINIERI FORESTALI MENTRE BRUCIANO RIFIUTI. DENUNCIATI DUE IMPRENDITORI EDILI PER SMALTIMENTO E GESTIONE ILLECITA DI RIFIUTI SPECIALI. ELEVATE ANCHE DUE SANZIONI AMMINISTRATIVE DI 480 EURO PER AVER VIOLATO IL DIVIETO ASSOLUTO DI ABBRUCIAMENTO IN PERIODO DI GRAVE PERICOLOSITA’ PER GLI INCENDI BOSCHIVI IN TOSCANA.
Militari della Stazione CC Forestale di Borgo San Lorenzo (FI), su segnalazione della Centrale Operativa CC di Borgo San Lorenzo, si recavano lungo la SR Bolognese, in località Casenuove Taiuti in Comune di Scarperia e San Piero. La pattuglia, arrivata sul posto, constatava che, all’interno di un’area recintata, era in corso l’abbruciamento di rifiuti legnosi, costituiti da mobilia, all’interno di un fusto metallico. Sul posto erano presenti due soggetti che sono stati identificati e ai quali veniva chiesto immediatamente di spegnere il fuoco.
I militari accertavano nel contempo che, in prossimità del fusto in cui avveniva l’abbruciamento dei rifiuti, erano accumulati in modo caotico rifiuti di varia natura, derivanti dall’edilizia. I rifiuti erano stoccati in parte al suolo, in parte all’interno di imballaggi e in parte all’interno di big bags. Venivano chieste alle due persone spiegazioni in relazione alla presenza di tali rifiuti e riferivano di essere titolari di imprese edili senza possedere l’autorizzazione allo stoccaggio. Il luogo di deposito dei rifiuti non era il luogo di produzione dei rifiuti, non era infatti un cantiere in corso, ma esclusivamente un sito di deposito materiali e attrezzatura varia della ditta edile.
Costatato pertanto uno stoccaggio non autorizzato di rifiuti speciali non pericolosi, i militari procedevano a visionare le tipologie di rifiuti, derivanti da lavori edili. La gran parte dei rifiuti non erano protetti dagli agenti atmosferici e lo stoccaggio avveniva su un piazzale non impermeabilizzato, privo di un sistema di raccolta delle acque.
I due imprenditori sono stati dunque denunciati per smaltimento illecito mediante combustione di rifiuti speciali abbandonati al suolo e gestione illecita di rifiuti speciali non pericolosi. I rifiuti, in base al Testo Unico Ambientale (TUA), sono stati posti sotto sequestro.
Ad aggravare il fatto, tale attività di combustione di rifiuti, avveniva in periodo di grave pericolosità per gli incendi boschivi, prorogato al 25 settembre, durante il quale vige il divieto assoluto di abbruciamento di qualsiasi tipo. Ai soggetti è stata contestata quindi anche la sanzione amministrativa di 480 euro.